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Nuovo progetto e quattro anni risparmiati, ecco la nuova Darsena Europa secondo la Regione Toscana

 

FIRENZE – Si sblocca il progetto per la nuova Darsena Europa di Livorno, con avvio dei lavori  atteso entro il 2018 e conclusione nel 2022, quattro anni prima di quanto sarebbe stato con l'attuale progetto. "Abbiamo provato a rimettere in moto le cose ed oggi possiamo dire che è una giornata molto positiva per la città di Livorno e tutta la Toscana" sottolinea il presidente della giunta regionale, Enrico Rossi, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente dell'Autorità portuale dell'Alto Tirreno  - ovvero Livorno, Piombino, Elba e Capraia – Stefano Corsini, rappresentanti delle Ferrovie, gli assessori Vincenzo Ceccarelli e Cristina Grieco e i consiglieri regionali Leonardo Marras, Antonio Mazzeo e Francesco Gazzetti oltre a Vanni Bonadio, componente del comitato di gestione dell'autorità portuale su designazione del Consiglio regionale.  

La revisione del progetto della Darsena Europa, con un terminal container ruotato ma di identica superficie operativa, col risparmio di 200 milioni (da 667 a 467) che saranno reinvestiti in interventi sul porto e il territorio e il vantaggio ulteriore di svincolare la parte pubblica da quella privata – e tempi dunque più rapidi -  è stato reso possibile grazie a nuove norme, approvate nella seconda parte del 2016, che consentono oggi di riutilizzare i sedimenti di escavo per la costruzione di nuove opere, il refluimento a mare o il ripascimento delle spiagge. Il che si traduce in minori spazi (e minori costi) necessari allo stoccaggio, oltre alla possibilità di utilizzare, senza alcun prolungamento, l'attuale linee ferroviaria elettrificata entrata in funzione nel 2016.

Di più, anzi. "Superato il problema del deposito dei sedimenti il nuovo progetto – annuncia Rossi – ci consentirà di scavare il canale fino alla profondità di venti metri, quattro in più rispetto ai sedici previsti".  Il vantaggio  è evidente: essere attrezzati anche per navi dalla maggiore portata. "Nessuna dunque ‘darsenetta' – replica a chi temeva un ridimensionamento del progetto – ma una struttura altrettanto ed anzi ancor più competitiva".     

Una parte dei fanghi degli scavi sarà utilizzata, come nel vecchio progetto, per comporre una banchina riservata al trasporto delle auto, il cosiddetto traffico Ro-Ro.  Sarà utilizzabile già dal 2020, a disposizione di privati che vi vorranno investire: prima dunque che con il vecchio bando.  E l'importanza si intuisce facilmente dai numeri messi in fila dal presidente dell'autorità portuale Stefano Corsini. " Oggi a Livorno – sottolinea – movimentiamo 900 mila container ogni dodici mesi, con un incremento del 3 per cento l'anno. Il traffico Ro-Ro cresce però del 28 per cento l'anno e il terminale delle autostrade del mare può diventare dunque un punto di forza". E risparmiare tempo, come ripete più volte Rossi, "per essere pronti prima di altri e più competitivi di altri" diventa fondamentale.

Per questo alla revisione del progetto sulla Darsena Europa si accompagnano una serie di ulteriori interventi destinati a comporre un programma logistico più ampio. Li mette in fila ancora il presidente. "Ferrovie dello Stato – dice -  si impegna a dare avvio ai lavori per lo scavalco entro il 2018. Firmeremo un accordo ora a luglio. C'è anche l'impegno a verificare il prolungamento dei binari dell'interporto verso Collesalvetti e Vada, il che significa che il porto di Livorno potrebbe
diventare l'infrastruttura piu attrezzata a portare le merci sulla linea ferroviaria nazionale".
Ma ancora forse più importante è un ulteriore intervento. Da agosto 2018 in tre anni Ferrovie interverrà per allargare le gallerie della vecchia linea appenninica in modo che vi possano passare anche treni carichi di auto e container. Saranno spesi 700 milioni e in questo modo Livorno sarà ancora più competitivo, con accesso via ferro verso il nord-est e il nord Europa. Con l'Emilia Romagna è già stato firmato un accordo per un trasporto suppletivo su gomma nei tre anni di lavori.

Sono in via di ultimazione anche i lavori per la realizzazione delle nuove porte vinciane. E' previsto l'adeguamento del canale scolmatore. Inoltre si interverrà sull'altra darsena, quella toscana, per rimuovere la strozzatura che adesso c'è nel canale di accesso vicino alla torre del Marzocco che sarà anche valorizzata. Saranno infatti rimosse alcune condotte, trasferite all'interno di un microtunnel sotterraneo: questo consentirà di affondare il canale fino tredici metri ed allargarlo dagli attuali 67 metri a ben 120.  "Entro il 2020 sarà così già sufficiente per accogliere le navi di media portata" conclude Rossi. La revisione progettuale, è convinto il presidente della Toscana, spianerà la strada agli investitori privati, che invece con l'attuale bando (e le incertezze legate soprattutto allo smaltimento dei sedimenti) avevano già chiesto per cinque volte l'allungamento dei termini di scadenza per la presentazione dei progetti.

Nuova darsena Europa: le slide


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