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Emergenza infrastrutture, Confindustrie della Toscana chiederanno un incontro con il Governo_intervista al presidente Ricci
Emergenza infrastrutture, Confindustrie della Toscana chiederanno un incontro con il Governo
Il tema delle grandi infrastrutture toscane è un tema nazionale
CLICCA QUI IL VIDEO DELL'INTERVISTA AL PRESIDENTE ALBERTO RICCI SULLA COSTA TOSCANA
FIRENZE, 25 luglio ’19 – “Siamo pronti a chiedere un incontro con il Governo, il tema delle grandi infrastrutture toscane è un tema nazionale”. A parlare a nome di tutti gli industriali toscani è il presidente di Confindustria Toscana, Alessio Marco Ranaldo.
“Le difficoltà infrastrutturali della nostra regione si ripercuotono su tutta l’Italia, non è solo la Toscana ad essere penalizzata. La mancata realizzazione delle infrastrutture è un costo che non possiamo più permetterci”.
A pochi giorni dalla firma del patto regionale sullo sviluppo il presidente di Confindustria Toscana Alessio Marco Ranaldo; Stefano Frangerini, presidente Ance Toscana; Paolo Campinoti, presidente Confindustria Toscana Sud; Giulio Grossi, presidente Confindustria Toscana Nord; Patrizia Pacini, presidente Confindustria Pisa; Alberto Ricci, presidente Confindustria Livorno Massa Carrara e Luigi Salvadori, presidente Confindustria Firenze, in una conferenza stampa congiunta ribadiscono tutti insieme che nella battaglia per la competitività del territorio sono accanto alle Istituzioni, ma la Toscana è in emergenza infrastrutture.
Le infrastrutture sono importanti per due ordini di motivi – rilevano i presidenti delle Confindustrie toscane - per l’impatto diretto che hanno sull’economia, perché producono un incremento del PIL e dell’occupazione e il beneficio indotto sulla competitività del territorio.
La previsione di realizzazione degli investimenti nella regione - sviluppata in 5 anni, come si legge nel Patto per lo sviluppo toscano – “cuba” un totale di oltre €8 miliardi ed è in grado di attivare 110.000 unità di lavoro, circa 20.000 all’anno. Oltre 28.000 stabilmente a regime.
Inoltre, una recente ricerca del Centro Studi di Confindustria Toscana in collaborazione con quello di ANCE Toscana mette in evidenza come la dotazione infrastrutturale della nostra regione non sia adeguata rispetto alle necessità di una regione industriale come la toscana.
Pesano soprattutto i ritardi su strade e autostrade, trasporto ferroviario, sistema aeroportuale, sistema portuale.
Senza dimenticare anche altre dotazioni che sono precondizioni competitive per un territorio industriale. E’ il caso della banda larga, che è necessaria in una regione che voglia recuperare posizioni sul fronte dell’utilizzo delle tecnologie legate a Industria 4.0. Oppure dell’impiantistica necessaria in una logica di economia circolare per chiudere il cerchio di tante nostre filiere industriali, garantendo un maggiore recupero di materia, ma anche lo smaltimento degli scarti non recuperabili.
Ed altre in cui non è messa in grado di sfruttare appieno le sue risorse naturali, come nel caso della geotermia.
L’Intesa firmata in Regione – ricordano i presidenti confindustriali toscani - contiene l’elenco di tutte le opere che si attendono da tempo.
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